Il Mattino di Padova – 18 luglio 2012
A Noventa è battaglia contro il centro islamico
Volantinaggio e campagna di raccolta firme della Lega di Noventa: «Il sindaco si deve confrontare con i cittadini»
«No al centro islamico». La Lega Nord dà l’avvio alla campagna di raccolta firme contro l’apertura di una sede islamica da parte di un’associazione del Bangladesh. Che ha affittato un locale in via Risorgimento, dietro al distributore di benzina, e in questi giorni inizia la sua attività.
Domenica scorsa gli aderenti al Carroccio hanno iniziato un volantinaggio davanti alle chiese di Noventa e Noventana, operazione che verrà ripetuta anche domenica prossima: sono già pronte cinquemila copie. I leghisti chiedono all’amministrazione comunale di negare qualsiasi autorizzazione. «Siamo contrari all’apertura di questo Centro ad appena 800 metri da quello di Ponte di Brenta solo perché due diverse associazioni islamiche non vanno d’accordo fra di loro e vogliono ognuna una sede propria», dichiara Marcello Bano, «e comunque non è la priorità per Noventa».
Il sindaco Alessandro Bisato getta acqua sul fuoco: «Non ho autorizzato nessuna moschea, è un’associazione di volontariato regolarmente iscritta all’Albo che ha fatto la richiesta per tenere corsi di madrelingua e per mantenere gli usi e i costumi. E non si tratta di un capannone ma di un ufficio», precisa Bisato. «Per quanto mi riguarda ho solo visto un contratto di affitto tra un’associazione del Bangladesh e il proprietario di un locale in uno stabile di via Risorgimento. Questo negli atti, se faranno altro vedremo».
La Lega ha già preso contatti con l’affittuario del locale, un cittadino bengalese. «È vero, ci siamo sentiti. E’ stato corretto e gentile», puntualizza Bano. «Da parte del sindaco ha avuto sia la possibilità di andare nella sala Brugnolo che di affittare un locale. Premesso che ognuno è libero di pregare dove e come vuole, a noi risulta che non si tratterà solo di tenere corsi di lingua bensì di fare anche insegnamento di usi e costumi islamici e di religione islamica. Un’attività decisamente diversa da quanto va dicendo Bisato. Il sindaco dica finalmente la verità. E soprattutto quando si prendono di queste decisioni ci si deve confrontare prima con i cittadini. Non mi risulta che questo progetto di “accoglienza” sia stato presentato ai noventani. Qui si sta aprendo un centro islamico, non esiste», conclude Bano. La battaglia è appena iniziata.
di Giusy Andreoli
fonte: ilMattino.it